Presentazione de “La mia Vita Universitaria”, Simonetta Ceglie e Mauro Geraci – 21 ottobre 2016
21 ottobre 2016 – presentazione de “La mia vita universitaria” presso l’Archivio di Stato di Roma.
Venerdì 21 Ottobre 2016, nell’Aula Alessandrina dell’Archivio di Stato a Roma, l’Associazione Occhio Blu Anna Cenerini Bova ha organizzato la presentazione del volume Musine Kokalari La mia Vita Universitaria Memorie di una scrittrice albanese nella Roma fascista (1937-1941) a cura di Simonetta Ceglie e Mauro Geraci con un saggio di Visar Zhiti ,Viella, Roma 2016.
Dopo i saluti del Direttore dell’Archivio di Stato di Roma, Baolo Buonora, l’ambasciatore Mario Bova, presidente dell’associazione Occhio Blu Anna Cenerini Bova, ha ringraziato i curatori de volume e ha definito Musine Kokalari la prima scrittrice albanese ‘moderna’, una donna dal carattere deciso e dalle idee chiare che non ha esitato ad esprimere la sua totale opposizione a qualsiasi forma di totalitarismo.
Il poeta albanese Visar Zhiti Incaricato d’Affari dell’Ambasciata d’Albania presso la Santa Sede ha ringraziato la casa editrice Viella per aver pubblicato le Memorie e ha parlato di “carte che diventano libro”, grazie alla passione e tenacia di Simonetta Ceglie e Mauro Geraci , supportati dall’associazione Occhio Blu Anna Cenerini Bova. Zhiti ha definito Musine una donna emblematica e ha sottolineato l’importanza di questa giornata in cui l’anima di Musine è stata vista rinascere.
Nevila Nika, responsabile dell’Archivio di Stato Albanese ha raccontato il difficile processo di recupero dei fascicoli appartenenti a Musine e gli scambi epistolari con il suo professore Aleksander Xhuvani e con Poradeci e Koliqi, che avevano riposto fiducia in questa meteora che si è schiantata troppo presto.
il professor Ardian Ndreca della Pontificia Università Urbaniana riprendendo la definizione di “Meteora”, e di Musa, con riferimento al titolo del libro Le memorie restituite ha notato che nel caso dell’opera di Musine, la ‘memoria restituita’oggi ritorna più forte che mai. Ndreca ha ricordato che Musina ‘è entrata in punta di piedi’ nella realtà romana e, in seguito, nelle sue Memorie, ha scritto con ‘l’inchiostro della melanconia’.
A conclusione del’incontro Eliza Choba ha letto alcuni brani del libro: Le mie memorie Universitarie.
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