Il programma di Balkan Film Festival – V edizione
Dal 29 novembre al 4 dicembre ritorna alla Casa del Cinema a Roma il Balkan Film Festival nella sua V edizione. Organizzato dall’associazione Occhio Blu Anna Cenerini Bova, in collaborazione con tantissimi prestigiosi partner italiani e internazionali – Ministero della Cultura, Ministero Affari Esteri Cooperazione Internazionale, Cinecittà S.p.a., Cinecittà Creative Europe Media Desk, Ambasciata Kosovo in Italia, Roma Capitale, Comune di Tirana, Calabria Film Commission, Apulia Film Commission, Roma Lazio Film Commission, Marche Film Commission, Trieste Film Festival-Alpe Adria Cinema, ANICA, UNIMED, Casa del Cinema, Zètema, RAI Cinema, Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa, Albanian National Center of Cinematography, Bulgarian National Film Center, Croatian Audiovisual Centre, Kosovo Cinematography Center, North Macedonian Film Agency, Slovenian Film Centre e Balkan Film Market – l’edizione di quest’anno offre al pubblico un programma ricco dei migliori film dell’aria balcanica degli ultimi due anni, di workshop, approfondimenti e incontri.
Il programma completo della V edizione:
Sede del Festival
Casa del Cinema (Villa Borghese, Largo Marcello Mastroianni, 1 – Roma, Contact Centre: +39 060608)
Ingresso libero consentito fino ad esaurimento posti. Il programma è suscettibile di variazioni.
Per eventuali aggiornamenti vai su www.occhiobluannacenerinibova.com oppure su www.casadelcinema.it
Martedì 29 novembre
Ore 15:30 – Saluti istituzionali.
A seguire
Francesco Ranieri Martinotti dialoga con Jasmila Žbanić, Orso d’Oro Festival di Berlino 2006 e candidata all’ Oscar 2021. Jasmila Žbanić parla delle linee emergenti del cinema balcanico tra storia e nuova società.
A seguire
Quo Vadis, Aida?, regia di Jasmila Žbanić, Bosnia-Erzegovina 2021, 103’ – Fuori concorso
Bosnia-Erzegovina, luglio 1995. Aida è un’interprete che lavora alle Nazioni Unite nella cittadina di Srebrenica. Quando l’esercito serbo occupa la città, la sua famiglia è tra le migliaia di cittadini che cercano rifugio nell’accampamento delle Nazioni Unite. Come persona informata sulle trattative, Aida ha accesso a informazioni cruciali per le quali è richiesto il suo ruolo di interprete. Cosa si profila all’orizzonte per la sua famiglia e la sua gente? La salvezza o la morte? Quali passi dovrà intraprendere?
Ore 19:30 – As Far as I Can Walk, regia di Stefan Arsenijević, Serbia 2021, 92’ – In concorso
Introduce Gerry Guida.
Una coppia lascia il Ghana per la Germania ma viene deportata in Serbia. Strahinja lavora duramente per ottenere asilo e Ababuo, che aspira a una carriera di attrice a Londra, è insoddisfatta della propria vita. Una notte decide di partire con un gruppo di migranti siriani, senza dare spiegazioni. Strahinja intraprende la rotta dei Balcani per ragioni interamente diverse dagli altri: per amore.
Mercoledì 30 novembre
Parallelo italo-balcanico: Attorno a un tema comune, la condizione femminile, un film balcanico e un film italiano a confronto.
Ore 15:00 – Una femmina, regia di Francesco Costabile, Italia 2022, 116’ – Fuori concorso
Rosa è una ragazza inquieta e ribelle, vive con sua nonna e suo zio in un paesino della Calabria, tra monti e fiumare secche. La sua quotidianità viene improvvisamente stravolta da qualcosa che emerge dal suo passato, un trauma che la lega indissolubilmente alla misteriosa morte di sua madre. Quando Rosa si ritrova vittima di un destino già segnato, decide di tradire la sua famiglia e cercare la propria vendetta di sangue. Ma quando questa famiglia è la ‘Ndrangheta ogni passo può rivelarsi fatale.
Ore 17:30 – Vera sogna il mare, regia di Kaltrina Krasniqi, Kosovo 2021, 87’ – In concorso
Interprete di mezza età specializzata nel linguaggio dei segni, Vera conduce un’esistenza articolata: moglie di un rinomato giudice, madre estremamente presente e nonna affettuosa. Tuttavia, la serenità della sua vita viene sconvolta dal suicidio del marito e dall’indesiderato, continuo e minaccioso arrivo di uomini che rivendicano la proprietà della loro casa di famiglia. Quando le tessere di un complotto criminale inizieranno a comporsi, il mondo di Vera si troverà in pericolo e sarà sul punto di crollare. Paura e sfiducia la obbligheranno a prendere in mano il destino della sua famiglia.
Al termine delle due proiezioni, incontro con Kaltrina Krasniqi e Francesco Costabile. Moderatore Mimmo Calopresti.
Ore 20:30 – Reconciliation, regia di Marija Zidar, Slovenia-Serbia-Montenegro-Kosovo 2021, 82’ – In concorso
Prima della proiezione, intervento di Nataša Bučar, direttore dello Slovenian Film Centre.
Una ragazza di diciannove anni viene uccisa in una dura faida famigliare tra le colline dell’Albania. Un anno dopo l’omicidio, il capo del Comitato di riconciliazione nazionale dell’ONG e il vescovo locale vogliono convincere il padre della vittima a perdonare. Ma la Bibbia, che predica il perdono, e ancor di più le leggi civili sono percepite nell’Albania come artefatte ed esterne: il Kanun, il codice tradizionale è l’unica legge che protegge l’orgoglio degli uomini, ed è contro secoli di tradizione che i due pacieri, mossi da differenti motivazioni, dovranno lottare.
Giovedì 1° dicembre
La Finestra sui giovani
Ore 10:00-13.00 – Workshop per giovani produttori. “Fare insieme cinema. Un ponte tra Italia e Balcani: sviluppare le coproduzioni tra i giovani produttori”.
Giovani registi italo-balcanici si incontrano:
Ore 15:00 – Sisterhood, regia di Dina Duma, Macedonia del Nord, 2021, 90’ – In concorso
Il film d’esordio della regista macedone Dina Duma è una storia contemporanea di slut-shaming nell’era dei social media. Due migliori amiche, Jana e Maya, nuotano, cantano e fanno festa insieme. Quando Elena, una loro compagna di classe, si mette con il ragazzo per cui Maya ha una cotta. Jana incoraggia Maya a vendicarsi pubblicando un video della ragazza in una situazione compromettente.
Ore 17:00 – Looking for Venera, regia di Norika Sefa, Kosovo 2021, 98’ – In concorso
La timida Vera inizia a mettere in questione le abitudini della sua famiglia patriarcale quando conosce una nuova amica, Dorina. Venera e Dorina frequentano un corso di inglese a casa di un’insegnante locale, e anche il soggiorno di quest’ultima è affollato di studenti. Dopo che Dorina dice a Venera che fa sesso con un ragazzo in luoghi segreti, la protagonista si incuriosisce e decide di iniziare a fare esperienza anche lei con un ragazzo.
A seguire
Panel moderato da Luisa Chiodi, direttrice dell’Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa, con i registi Dina Duma, Antonio Romagnoli, Gregor Božič e Norika Sefa. Il Panel riflette sulle sensibilità artistiche e sociali nella nuova cinematografia italo-balcanica, per coglierne le suggestioni innovative tra interpretazioni del passato e progettazione del futuro.
Ore 20:45 – Polvere, regia di Antonio Romagnoli, Italia, 2021, 75’ – Fuori concorso
Un uomo e una donna si incontrano, si piacciono e finiscono con lo stringere una relazione. Lei ignora che quel legame amoroso si trasformerà in un vero e proprio incubo. Giorno dopo giorno, infatti, la donna viene sottoposta a violenza psicologica. Le mura della casa sembrano restringersi su di lei, mentre al loro interno si consuma un rapporto malato, di cui lei non riesce a liberarsi. Le violenze si accumulano col passare del tempo, ma vengono nascoste come la polvere sotto i tappeti.
Venerdì 2 dicembre
Ore 15:00 – The Albanian Virgin, regia di Bujar Alimani, Albania 2021, 120’ – In concorso
Introdotto da Eduart Makri, direttore dell’Albanian National Center of Cinematography.
Il nuovo film di Bujar Alimani è una storia di rivoluzione femminile ed un curioso studio etnografico delle usanze albanesi. Ambientato nell’Albania degli anni cinquanta-sessanta, The Albanian Virgin ruota attorno a Luana, una ragazza autonoma e ribelle che dovrebbe presto unirsi in un matrimonio combinato dalla sua famiglia; ma quando Luana incontra Agim, che le insegna a leggere e a pensare con la sua testa, la ragazza mette in questione tanto le tradizioni plurisecolari del codice tribale albanese, quanto le regole altrettanto severe del regime comunista di quegli anni.
Ore 18:00 – Darkling, regia di Dusan Milic, Serbia-Danimarca-Bulgaria-Grecia-Italia 2022, 100’ – In concorso
Introduce Gerry Guida.
Ambientato nel Kosovo del dopoguerra, occupato dalla NATO, Darkling racconta la storia di una ragazza che scrive un saggio per le Nazioni Unite, dedicato al padre scomparso. Nel componimento, che sembra avere tutta l’aria di essere una lettera per il genitore, viene affrontato un delicato argomento, ovvero la dura vita dei serbi nelle enclavi, in particolare dei bambini. Il saggio viene letto alle Nazioni Unite, sottolineando come con il calare della notte aumenti in queste famiglie l’angoscia per un possibile assalto. Il nonno della giovane, infatti, sembra essere ogni giorno più paranoico e timoroso delle minacce che potrebbero nascondersi nell’oscurità.
Ore 21:00 – The City and the City, regia di Christos Passalis e Syllas Tzoumerkas, Grecia, 2022, 82’ – In concorso
Introduce Gerry Guida.
La storia mai raccontata della vita e dei pericoli della comunità ebraica di Salonicco, in sei capitoli. Il passato e il presente di una città, si incontrano e convergono nelle sue crepe. In un mix stilisticamente eclettico di documentario, fiction ed essay movie, diverse epoche si fondono e si contrappongono, nel sofferto ricordo della Shoah. Una linea temporale, girata per lo più in bianco e nero, inizia negli anni trenta e segue la storia di una famiglia ebrea. Un’altra linea temporale è la Salonicco dei giorni nostri, sulla quale vengono trasposti gli eventi degli anni Quaranta. Un incidente del 1942, quando 9.000 uomini ebrei furono umiliati per ore dagli ufficiali tedeschi nella piazza della Libertà, è ricostruito nello stesso luogo. Un’altra sezione che entra nel film sembra la più libera, ed è difficile stabilire a quale epoca appartenga.
Sabato 3 dicembre
Ore 11:00 – Bad Luck Banging or Loony Porn, regia di Radu Jude, Romania 2021, 106’ – In concorso
Introduce Fabio Melelli.
Un video diventa virale. Mostra un uomo e una donna che si riprendono durante rapporto sessuale. La donna è, tuttavia, identificata. Peccato che sia un’insegnante e dovrebbe essere un modello. E questo, inoltre, in una società che si sta perdendo in un discorso sui social network come luogo dove viene censurata ogni impudicizia, con saputelli pseudopolitici, sciovinismo ipocrita e grottesche teorie cospirazioniste. Ognuno ha un’opinione. Il dibattito si trasforma in un tribunale – sul sesso consensuale, la pornografia e altro ancora. Definito dalla critica “una follia brechtiana”, ha vinto l’Orso d’Oro al Festival di Berlino nel 2022.
Ore 15:00 – Omaggio a Theo Angelopoulos a dieci anni dalla scomparsa
Interviene Amedeo Pagani. Modera Alberto Crespi.
A seguire
Lo sguardo di Ulisse, regia di Théo Angelopoulos, Grecia-Francia-Germania-Italia, 1995, 130’ – Fuori concorso
Un regista greco in esilio ritorna a casa ed inizia un viaggio epico per i Balcani in cerca di tre bobine cinematografiche, date per perdute, dei fratelli Manakis, i fotografi pionieri che introdussero il cinema nei Balcani all’inizio del ‘900. Durante questa ricerca attraversa numerose nazioni balcaniche, che devono affrontare i problemi interni causati dalla caduta del comunismo; dalla Bulgaria alla nascente Repubblica di Macedonia, per finire le sue peripezie a Sarajevo durante la guerra di Bosnia-Erzegovina in una Jugoslavia che si sta disintegrando. Arriva a Sarajevo durante l’assedio, dove riesce a trovare le preziose bobine, conservate da un vecchio proiezionista, che cerca di preservare il patrimonio cinematografico del suo paese in disfacimento.
Ore 18:30 – Murina, regia di Antoneta Alamat Kusijanovic, Croazia, Slovenia, Brasile, Usa 2021, 92’ – In concorso
Introdotto da Christopher Marcich, direttore del Croatian Audiovisual Centre.
Julija, un’adolescente focosa, e Ante, suo padre prepotente, vivono un’esistenza tranquilla ma isolata su un’isola croata. Mentre Ante cerca di negoziare un accordo che potrebbe cambiare le loro vite, la visita di un vecchio amico di famiglia aumenta le tensioni. Julija vede un’opportunità nell’arrivo del visitatore e questi pochi giorni portano il segno del desiderio e della violenza.
Ore 21:00 – La macchina delle immagini di Alfredo C., regia di Roland Sejko, Italia, 2021, 75’ – Fuori concorso
Presenta Roland Sejko in dialogo con Agostino Ferrente.
Aprile 1939. L’Italia fascista occupa l’Albania. Migliaia di italiani, operai, coloni e tecnici, vengono trasferiti nel paese. Novembre 1944, l’Albania è liberata. Il nuovo regime comunista chiude i confini e pone all’Italia decine di condizioni per il rimpatrio dei suoi concittadini. Nel 1945 in Albania si trovano trattenuti ancora 27.000 italiani tra reduci e civili. Tra di loro c’è anche un operatore cinematografico. Alfredo C., operatore della propaganda fascista, ha girato per cinque anni l’Albania con la sua cinepresa. Prima, per quasi un ventennio, ha immortalato la capillare macchina del regime. Ora, da un giorno all’altro, deve fare lo stesso, ma per un regime comunista. Chiuso nel suo magazzino, circondato da migliaia di pellicole, Alfredo C. rivede su una vecchia moviola quello che ha girato. La sua storia. È il suo film quello che vediamo. E forse, non solo il suo.
Domenica 4 dicembre
Ore 15:00 – Women Do Cry, regia di Mina Mileva e Vesela Kazanova, Bulgaria, Francia 2020. 110’ – In concorso
Introduce Fabio Melelli.
Mina Mileva e Vesela Kazakova realizzano una satira politica sulle strutture del potere sessuale ancora prevalenti in Bulgaria e nel mondo, usando commedia, rabbia e frustrazione. Una cicogna viene abbattuta su un camino. Una donna soffre di depressione post-partum e quasi si butta dal balcone. Una ragazza deve convivere con lo stigma dell’HIV. Una madre cerca un po’ di magia in un calendario lunare. La fragilità e l’assurdità di una famiglia bulgara contemporanea sono raccontate sullo sfondo di violente proteste contro la parità di genere.
Ore 17:30 – Focus Bosnia-Erzegovina
Due film sulla storia e sulla cultura della Bosnia-Erzegovina, dai tempi più cupi della guerra alla ricerca difficile della convivenza. Introduce Mimmo Calopresti. Presenti la regista Barbara Cupisti e la giornalista Azra Nuhefendić.
A seguire
Hotel Sarajevo, regia di Barbara Cupisti, Italia 2022, 90’ – Fuori concorso
A trent’anni dalla guerra nei Balcani e dall’assedio di Sarajevo, uno dei più lunghi della storia moderna, tre generazioni si raccontano: Boba, fixer di guerra, Zoran che aveva solo tredici anni, Belmina che non era ancora nata. Un confronto nella memoria e nel trauma, per provare a superarlo.
Ore 20:15 – Not So Friendly Neighborhood Affair, regia di Danis Tanovic, Bosnia-Erzegovina 2021, 90’ – In concorso
Sarajevo, secondo Not So Friendly Neighborhood Affair, è il paradiso in terra quando si tratta di mangiare polpettine di carne, qualcosa di cui veniamo convinti durante l’intero film, a partire dalle immagini promozionali d’archivio in apertura. Ognuno dei due protagonisti possiede un negozio di ćevapčići nel centro storico, uno di fronte all’altro, e ogni mattina chiacchierano di affari pubblici e privati davanti a un caffè turco nel vicino bar di proprietà di un irascibile veterano di guerra reiterando scene che dipingono una Sarajevo accogliente e cosmopolita. Ma, quando un influencer gastronomico croato decreta che i bastoncini di carne di uno di loro sono i migliori della città, la loro convivenza pacifica si spezza.
A seguire