Il trauma della guerra, nuove prospettive filmiche
Il trauma causato dalle guerre che hanno seguito il collasso della Jugoslavia ha segnato duramente il cinema balcanico degli ultimi vent’anni, diventando un tema ricorrente. Se la maggior parte delle opere si incentra in una dimensione di realismo filmico, il cinema ha trovato altre strade per esprimere questa tematica complessa ed ancora oggi fresca nella memoria collettiva: il cinema di genere da un lato, con film come M di Vardan Todzija, o il cinema sperimentale, come Silence of Reason di Kumjana Novakova – opere radicalmente diverse fra loro, ma che in qualche modo raccontano lo stesso trauma.
M
Un film post-apocalittico fantascientifico che immagina un futuro in cui la società è collassata a seguito di una pandemia, l’opera di Vardan Todzija segue Marko, un bambino che si ritrova proiettato in una realtà violenta, senza alcuna pietà, nemmeno per i bambini. Certo, è un film interamente finzionale, proiettato in un futuro, ma che racchiude nel suo quadro finzionale una serie di situazioni e di eventi che riecheggiano dei drammi avvenuti nel passato dell’area balcanica. Non è il primo film che sceglie di reinterpretare e quindi forse rendere meno lacerante la rappresentazione sullo schermo del recente passato violento: Darkling di Dusan Milic ha precedentemente narrato le sparizioni di massa di persone nel Kosovo dei primi anni duemila attraverso una chiave fantasy-horror.
Silence of Reason
Un film-archivio, che utilizza come fonte audiovisiva le prove presentate alla Corte Penale Internazionale per incriminare i responsabili degli stupri di massa e casi di schaivitù sessuale di Foča, caso che ha portato al primo riconoscimento ufficiale di queste pratiche come crimini contro l’umanità. Foto, registrazioni audio, trascrizioni crude e fredde ma che racchiudono storie umane vissute e coinvolgenti, l’operazione molto particolare di Kumjana Novakova si lega al cinema compilativo, ma al contempo si contraddistingue per la scelta di mantenere centrale l’aspetto umano, emotivo, dei fatti descritti.
Due modus operandi agli antipodi, ma che permettono di comprendere almeno in parte la ferita profonda che ancora difficilmente si è rimarginata, e che coinvolge tutta l’area balcanica.
Silence of Reason viene presentato fuori concorso nell’Euro Balkan Festival il 10 Novembre, mentre M verrà proiettato in concorso l’11 Novembre.