Atti convegno “Domenico Mauro: arbëresh, dantista, patriota”

Nel mese di luglio 2020 l’Associazione Occhio Blu , in collaborazione con l’ Università di Sassari e con il patrocinio della Fondazione Universitaria  “Francesco Solano”, ha pubblicato gli Atti del Convegno di Studi svolto a Roma presso la Casa  di Dante, il primo febbraio 2019 , con il titolo “Domenico Mauro: arbëresh,  dantista, patriota”.

Il Convegno è stato dedicato alla complessa figura di Domenico Mauro, (San Demetrio Corone 1812 – Firenze 1873) agli aspetti prismatici della sua personalità e della sua opera.

Durante il Convegno è stata anche presentata la digitalizzazione, operata dal Laboratorio di Filologia dell’ Università di Sassari, dell’intero fondo autografo di Domenico Mauro (sedicimila carte) messo a disposizione dal Centro Studi Risorgimentali “ Domenico Mauro “, comprendente una ricca serie di quaderni inediti di opere e di meditazioni filosofiche .

Il convegno-organizzato  dall’ Associazione Occhio Blu – Anna Cenerini Bova e dall’ Università di Sassari, con la collaborazione di Casa di Dante, Centro Studi Risorgimentali Domenico Mauro, Associazione degli Italianisti, Fondazione Universitaria Francesco Solano ha visto la partecipazione di alcuni fra i maggiori studiosi di letteratura italiana, oltre che di storici e di specialisti della cultura arbëresh. Tutti gli  interventi sono stati raccolti nel volume disponibile, fino ad esaurimento scorte, facendone richiesta all’indirizzo mail: info@occhiobluannacenerinibova.com a fronte di una libera offerta.

Con questa pubblicazione Occhio Blu Anna Cenerini Bova intende garantire la durata dell’accessibilità ai contenuti del convegno nel rispetto dell’alto livello accademico che ha caratterizzato i lavori.

Si riporta di seguito il saluto di apertura del convegno  del presidente  Ambasciatore Mario Bova e l’indice del volume.

 

Saluti dell’ Ambasciatore Mario Bova

Presidente dell’ Associazione italo-albanese “Occhio Blu  – Anna Cenerini Bova” .

In rappresentanza dell’ Associazione  Culturale Italo-Albanese “Occhio Blu” , che in collaborazione con l’Università di Sassari  ha promosso questo convegno, desidero porgere i miei più sentiti ringraziamenti a quanti, con il loro contributo, hanno consentito l’organizzazione dell’ evento.  La mia più profonda gratitudine va al Vice Presidente della Casa di Dante, Prof. Enrico Malato, che ci ha accolti in questo prestigioso edificio, così fortemente evocativo di personalità e momenti della cultura e della storia appartenenti al mondo di Domenico Mauro. All’ Università di Sassari formulo il più sentito ringraziamento per aver proceduto alla digitalizzazione dell’archivio privato di Domenico Mauro, offrendo così nuove prospettive agli studi sull’autore e sulla comunità arbëreshë.  Viva riconoscenza desidero inoltre esprimere agli illustri studiosi che hanno voluto arricchire con i loro preziosi contributi le riflessioni del nostro incontro. Grazie ancora al Centro Studi Risorgimentali “Domenico Mauro” di San Demetrio Corone, per aver posto la documentazione cartacea di Domenico Mauro a disposizione dell’Università di Sassari per la successiva digitalizzazione.

L’interesse verso la comunità Arbȅreshȅ   ed in particolare verso Domenico Mauro, da parte dell’Associazione italo-albanese “Occhio Blu” , nasce da un’esperienza particolare. Alla fine degli anni ‘90 numerosi dei nostri soci e fondatori risiedevano a Tirana con diverse finalità.  Fu a quell’ epoca che in Albania entrammo in contatto con gli Arbȅreshȅ, i quali allora, dopo lo scongelamento dei rapporti tra Italia e Repubblica Shqipȅtare a seguito della caduta del regime comunista, tornavano a riaffacciarsi nella terra d’origine, dopo un’assenza quasi totale durante il periodo di Hoxha. Fu allora che incontrammo delegazioni arbȅreshȅ giunte a Tirana per i motivi più diversi culturali economici, turistici.

Noi osservatori in Albania eravamo sorpresi dai rapporti che si instauravano e si vivevano tra albanesi di Tirana e quei lontani parenti, discendenti di emigrati in Italia nei secoli passati. Eravamo sorpresi dalla straordinaria fratellanza più che amicizia che si manifestava verso gli Arbȅreshȅ nelle sfere più elevate della politica e della cultura, così come tra la gente comune; eravamo incuriositi dalla capacità reciproca di comunicare grazie a unitarie radici linguistiche, nonché dalla precedenza loro riservata, nelle procedure amministrative e nelle cooperazioni culturali e commerciali. Progressivamente scoprimmo i tanti momenti salienti che avevano alimentato una  intensa storia comune e contribuito alla crescita di una ricca cultura nazionale condivisa . Apprendemmo come erano stati arbëresh alcuni dei più illustri fondatori della letteratura albanese, cui erano state dedicate vie nella capitale albanese; comprendemmo come il Collegio di San Demetrio Corone in Calabria con i suoi professori arbȅresh, abbia formato alla più aperta cultura europea generazioni di giovani albanesi; come studiosi politici arbëresh avevano dato un significativo apporto all’ indipendenza dell’Albania dai Turchi. A Tirana raccogliemmo specifici episodi che testimoniavano vincoli di amicizia e di sangue: come quello avvenuto nel 1943 quando, avendo il crollo del regime fascista avviato una caccia spietata all’ italiano, il governo albanese decretò, con spirito di protezione fraterna, l’immunità dei fratelli arbëresh. E segno di quella antica fratellanza sono ancora le visite che Presidenti della Repubblica albanesi, durante il loro mandato, tributano agli Arbëresh di Calabria e Sicilia, non trascurando di evidenziare in quelle occasioni la generosa accoglienza della Italia, che ha consentito una loro fruttuoso integrazione nei secoli.

Perché dunque approfondire Domenico Mauro?  L’incontro della nostra Associazione e la cultura di Domenico Mauro avvenne nel 2013, quando una rappresentanza dei nostri soci in visita nei comuni arbëresh di Calabria, tra cui era presente l’italianista Aldo Maria Morace, della Università di Sassari, ebbe occasione di verificare la grande importanza dell’ archivio cartaceo di Domenico Mauro, custodito a San Demetrio Corone. Sin da allora  ci apparve che la poliedricità del profilo storico,  politico,  letterario di questa personalità riflettesse compiutamente la ricca identità del popolo arbëresh,  consentendone  una lettura più approfondita e completa; in particolare ci sembrò che il suo particolare e straordinario paradigma antropologico,  culturale,  storico, intensamente impregnato di profonde contaminazioni greco – ioniche e italo – albanesi, esprimesse compiutamente i caratteri di fondo di quella popolazione, evidenziandone più nettamente il deciso contributo al processo civile e politico dell’ Italia pre e post, unitaria e dell’ Albania pre e post  ottomana.

 Domenico Mauro arricchisce significativamente il patrimonio storico della propria comunità, che emerge prima e dopo Scanderbeg dal crogiuolo della cultura mediterranea, contribuendo al processo unitario dello Stato italiano, partecipando ai moti insurrezionali calabresi degli anni ‘40 ed alla spedizione dei Mille, fino ad inglobare, nella propria lungimirante visione politica, l’anticipazione del sogno europeo. Ispirato da questa identità, Domenico Mauro si muove tra Italia, Grecia, Albania come sul territorio contiguo di una unitaria patria mediterranea, proiettandosi, attraverso il rapporto con Dante, alla conquista di una piena integrazione nella nazione italiana.

Con questo profilo Domenico Mauro indica il ruolo storico degli arbëresh nel Mediterraneo, e ne delinea l’itinerario ionico, italo-albanese, greco, verso una comune Europa mediterranea. Da qui la cruciale importanza della sua conoscenza per la ricostruzione della storia arbëresh anche quale base di nuove prospettive italo – balcaniche ed euro – mediterranee.

Indice

Premessa Pag. 5

ENRICO MALATO
Commemorazione di Domenico Mauro, 1 Febbraio 2019 Pag. 7

MARIO BOVA
Saluti dell’Ambasciatore Mario Bova Pag. 11

CHIARA MAURO
Saluti di Chiara Mauro Pag. 15

ALDO MARIA MORACE
Profilo di Mauro Pag. 17

MARTA PETRUSEWICZ
I romantici calabresi alla scoperta del popolo Pag. 39

FRANCESCO ALTIMARI
Alle radici del pensiero romantico nella Scuola calabro-albanese
di S. Adriano Pag. 49

ALBERTO CASADEI
“Per durata l’Eternità”, Note su Domenico Mauro dantista Pag. 71

PASQUALE GUARAGNELLA
Su un trittico di articoli di critica letteraria di Domenico Mauro Pag. 83

RINO CAPUTO
La “varia” poesia di Domenico Mauro Pag. 97

ANTONIO BUTTIGLIONE
Domenico Mauro e i radicali calabresi; romantici e repubblicani Pag. 105

CARMINE CHIODO
Domenico Mauro dantista Pag. 115

MARIA TERESA ANTONIA MORELLI
Arte, politica e istituzioni: Domenico Mauro
Patriota e parlamentare arbëresh, nel Teatro Calabrese dell’800 Pag. 137

MARIO BRUNETTI
Il ruolo dei patrioti arbëresh nel movimento risorgimentale:
Domenico Mauro ed i rapporti con Musolino e Panicale Pag. 155