Do not expect too much from the end of the world
L’odissea di Angela, assistente di produzione a Bucarest in viaggio per le vie della città per contribuire alla realizzazione di uno spot sulla sicurezza sul lavoro, diventa uno spunto per raccontare le contraddizioni di una società capitalista sull’orlo del disastro, tra emancipazione, Andrew Tate, sfruttamento dei paesi dell’Europa Orientale da parte di multinazionali occidentali, nel tono solito del cineasta Radu Jude, al confine tra la satira e lo sperimentalismo. In seguito alla sua anteprima a Locarno, il film è entrato nelle classifiche dei Cahiers du Cinéma e di altre riviste come uno dei migliori film del 2023.